Come risolvere il problema delle nuove SMART CARD

headacheLe nuove SMART CARD introdotte dalle Camere di Commercio hanno fatto venire un bel mal di testa agli utilizzatori ed ai produttori degli Smart Card Reader.

Che cosa è accaduto ?

A partire dal mese di Febbraio di quest’anno le Camere di Commercio delle varie città hanno iniziato a consegnare una nuova tipologia di Smart Card. smart_card_technology Queste card, abilitate alla firma digitale e già conosciute con il nome di “Carta Nazionale dei Servizi” o CNS, sono però diverse da quelle immesse sul mercato negli anni precedenti. Le nuove Smart Card utilizzano dei chip diversi da quelli del passato ed inoltre eseguono la Firma Digitale a 2048 bit.ReGold.it-firma-digitale-3

La maggior parte degli utenti, una volta ricevute le nuove Smart Card (CNS), hanno cercato di utilizzarle con i lettori e con i software già in loro possesso. Peccato però che le cose non erano così semplici e che, per far funzionare le card, erano necessari dei NUOVI requisiti hardware e software. Queste informazioni non sono giunte alla maggior parte dei clienti i quali hanno iniziato a palesare i primi problemi.

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DVR o NVR ? Analogico o IP ?

DVR o NVR ? Analogico o IP ?

Qual è la scelta giusta ?

5-domande-contenuti-miglioriLa domanda è intelligente. Mi ricollego ad un post di un utente ed alla mia risposta per offrire una panoramica più organica e cercare di dare dei chiarimenti che soddisfino le esigenze di tutti.

Facciamo una  premessa.

Il mondo della videosorveglianza è drasticamente cambiato negli ultimi 12-24 mesi. Se in passato le soluzioni analogiche rappresentavano il giusto compromesso tra qualità e prezzo, mentre quelle IP venivano scelte prevalentemente da chi aveva necessità di un’elevata (se non elevatissima qualità) spesso a discapito del prezzo, oggi non è più così.

spina-rj45-con-cavo-773544Le ragioni sono due, quasi opposte. Da un lato la tecnologia ha permesso di offrire soluzioni IP di ottima qualità a prezzi estremamente competitivi, dall’altro il mondo analogico si è evoluto e sono nate nuove famiglie di prodotti in grado di offrire una risoluzione medio alta (1-2 Milioni di pixel) con prezzi di poco superiori a quelli del vecchio analogico.

Spendo ancora un paio di parole. Da un lato l’IP ruota intorno ad uno standard dall’altro il mondo analogico, che prima rappresentava la semplicità fatta persona (“attacco e va”) oggi presenta una pletora di standard ad alta risoluzione tra loro non male-BNCcompatibili: A-HD, TVI, CDVI, SDI etc… Questo perché molte aziende hanno sviluppato in proprio delle soluzioni in grado di far evolvere i propri sistemi e di portare l’alta risoluzione nel mondo dell’analogico. Ad oggi comunque lo standard più aperto e che sembra essere il vincitore è l’A-HD.

Fatte queste premesse cerchiamo di dare una risposta alla domanda:

” scelgo una soluzione IP o una analogica?”

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Come strutturare una rete di videosorveglianza senza ammazzare la rete

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Scoprite i segreti di come costruire una infrastruttura di rete senza che tutto collassi.

Installare una soluzione di videosorveglianza IP non è poi così banale. Di certo con le nuove soluzioni IP e grazie anche ad “IP Facile” di Atlantis le cose sono molto più semplici dal punto di vista tecnico e di configurazione. Ma cosa accade dal lato dell’infrastruttura lan ?

Vi diciamo questo perché durante i nostri corsi sono emersi degli spunti interessanti su cui discutere. Molto spesso, soprattutto da parte di chi ha installato per anni soluzioni analogiche o di chi ha meno dimestichezza con le infrastrutture di rete, si pensa che una soluzione IP possa permettere di evitare di stendere cavi (cosa assolutamente necessaria nel caso dell’analogico) in quanto si ritiene che sia possibile utilizzare la rete lan esistente, ad esempio all’interno di un’azienda.

ATTENZIONE NON E’ SEMPRE COSI’.

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IP Pubblico, Privato, Statico, Dinamico … ?

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IP Pubblico, Privato, Statico, Dinamico … ?

Durante i nostri recenti corsi tecnici abbiamo verificato che c’è un po’ di confusione intorno al concetto di “Indirizzo IP”. In particolar modo tra IP Pubblico, IP Privato, IP Statico e Dinamico.

In molti casi parlando di IP pubblico parecchie persone lo confondevano con l’IP statico. Con questo articolo vogliamo fugare un po’ di dubbi e fare chiarezza sull’argomento.

Partiamo dall’inizio.

ipùChe cos’è un indirizzo IP ? L’indirizzo IP è un numero che identifica il nostro dispositivo e rappresenta un indirizzo univoco all’interno della rete internet. Questo indirizzo, come per il nostro indirizzo di casa, permette al dispositivo di essere raggiungibile da altri apparati.

Quanti tipi di indirizzi IP esistono ? L’IP può essere Statico o Dinamico, Pubblico o Privato.

Attenzione STATICO/DINAMICO e PUBBLICO/PRIVATO sono due cose completamente diverse.

Differenza tra IP statico e IP dinamico.

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Sicuramente ne avete sentito parlare. Quando l’internet provider (quello che vende la connettività ad internet per capirci) vi vende una connessione internet (ADSL, Fibra, 3G etc…) dà al vostro router un indirizzo che può essere statico o dinamico. Se l’indirizzo è statico significa che questo non cambia nel tempo. Al contrario l’indirizzo dinamico viene cambiato dal provider in varie occasioni come un reset del router etc…

In sostanza che cosa cambia? Se ho un indirizzo statico, cioè che non cambia, io so sempre come arrivare al mio router, attraverso appunto l’indirizzo IP. Se questi è dinamico, cioè cambia di continuo, senza che io sappia ne quando cambia ne quale indirizzo ricevo significa che al mio router non posso arrivare.

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NVR IP: COME NON FARSI FREGARE

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NVR IP: COME NON FARSI FREGARE

Se lavorate già nel settore della videosorveglianza IP e non tutto vi è completamente trasparente. Se state approcciando solo ora questa tecnologia o se invece provenite dall’analogico e desiderate capire meglio come funziona il mondo IP, ci sono un paio di cosette che spesso non vengono spiegate e pubblicizzate dai produttori di sistemi NVR che è bene conoscere.
Prima della sorveglianza IP esisteva, ed esiste tutt’ora, quella analogica. Lì le cose erano semplici. Un DVR ed il massimo numero di telecamere che vi si poteva collegare. Nell’analogico, che io colleghi al mio DVR una telecamera da 400 linee, da 600, da 700 o da 800 linee, non cambia nulla. Se il DVR supporta 8 canali potrò collegare al massimo 8 telecamere. Se ne supporta 16 ne potrò collegare 16.
Nell’analogico un DVR a 8 canali “è un DVR a 8 canali”. Un DVR di marca A, B o C a 8 canali è sempre “un DVR a 8 canali”. Poi discuteremo di tante altre cose come la presenza di contatti attivi, della potenza e del livello di sofisticatezza del software a bordo, della qualità di registrazione o di altre caratteristiche; ma 8 canali sono sempre 8 canali, così come 4 sono 4, 16 sono 16 e via dicendo.mele-pere-mela-pera-by-womue-fotolia-750 (1)
Nel mondo IP le “cose” sono un po’ diverse, anzi sono molto diverse. L’importante è capire bene come funzionano le cose e soprattutto disporre di tutte le informazioni necessarie per poter valutare un prodotto e confrontarlo correttamente con un concorrente; come si dice: “paragonare mele con mele e pere con pere”.
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I dischi di NAS e NVR si rompono ?

hard-disk-rottoI dischi di NAS e NVR si rompono ?

Nelle settimane passate, durante i nostri corsi itineranti, ci è capitato di incontrare molti rivenditori ed installatori che ci chiedevano: “come mai i dischi installati negli NVR e nei NAS si rompono ?”, oppure “perché devo spesso cambiare i dischi dei NAS” o ancora “perché i DVR che installo rompono spesso i dischi ? E’ colpa del DVR ? “

Ebbene la risposta è abbastanza semplice.

Si i dischi installati in NAS e DVR/NVR, se utilizzati in un certo modo tendono a rompersi.

Perché ?

Prendiamo un normale disco per Computer, di qualsiasi marca. Un disco installato in un PC per quante ore al giorno funziona ? La risposta potrebbe essere: “se è usato in ambiente ufficio anche per otto o nove ore”. Vi sembra la risposta corretta ? Si ? In realtà il numero di ore medie in cui il disco è realmente utilizzato è decisamente inferiore. L’accesso a disco lo facciamo quando salviamo un file, lo apriamo, o facciamo uso del disco come ad esempio per la paginazione etc… Buona parte del tempo in cui utilizziamo il nostro PC per uso standard esempio scrittura in Word, Exel, navigazione internet il disco non è quasi mai usato.

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Il PoE lo conosci per davvero ?

La magLogo_PoE-01gior parte di voi sicuramente sa che cosa sia il PoE. Probabilmente molti hanno avuto occasione di utilizzare questa tecnologia e di installarla. Quanti però ne conoscono appieno le caratteristiche e tutte le opportunità che permette ?

Per chi ancora non ha un’ottima dimestichezza con il PoE o per chi desidera approfondire l’argomento desideriamo darvi, senza supponenza ed arroganza, una panoramica di cosa sia il PoE sia delle versioni più semplici che di quelle più avanzate. Vi mostreremo che non esiste una sola modalità di PoE, vi illustreremo le differenze tra loro ed i benefici che le versioni più avanzate possono apportare al vostro lavoro.

Innanzi tutto l’acronimo PoE sta a significare Power Over Ethernet, cioè tradotto in Italiano tensione (elettrica, quindi potenza) attraverso il cavo ethernet o cavo lan.

poeIl PoE ci permette di poter alimentare remotamente delle periferiche che si collegano alla rete lan utilizzando il cavo di UTP. Perché dovremmo fare ciò ? Quali periferiche possono necessitare di questa tecnologia ? La ragione è molto semplice: il desiderio o l’impossibilità di alimentare in locale una periferica. Questo, come detto, può essere una scelta progettuale o una necessità. Pensate ad esempio ad una telecamera IP che deve essere installata su un palo esterno. Un conto è arrivare alla telecamera con un cavo di rete, un altro è doverci arrivare con la rete lan e la tensione insieme. Potrete controbattere: “una volta che porto il cavo di rete posso portare anche la corrente”. Questo non è sempre vero, potrebbero esserci condizioni di sicurezza, di opportunità etc.. in cui non è possibile fare ciò. In secondo luogo, se anche fosse possibile farlo, potrebbe non essere conveniente; ad esempio considerate il costo di un doppio cablaggio, di doversi allacciare alla rete primaria etc… Questa cosa ovviamente non vale solo per la telecamera posta a 10 metri di altezza su un palo, ma anche per quella montata sul muro perimetrale di un capannone, all’interno di un magazzino in vari punti in cui la corrente non è disponibile etc… Ipotizzate che il problema non sia una telecamera ma dieci, venti o più. Da qui potete immaginare l’enorme vantaggio a non dover portare anche la tensione con un cablaggio ad hoc.

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